Come detto nel post precedente, sono bastati un tavolino e una sedia per cambiare tante piccole e grandi abitudini di Rosa Maria. E' su quella superficie che dispone i giocattoli, da lì che osserva i cartoni animati, disegna, lavora il pongo... insomma si dedica alle sue attività con attenzione e dedizione. Utilizza la sedia correttamente, anche se non rinuncia a utilizzare il tappeto come base. Tra le cose che Rosa Maria ama di più c'è il disegno: quello che realizza sulla lavagnetta magica e quello su qualsiasi spazio chiaro, pavimenti compresi, che trova lungo il suo cammino :-). Sia io che Alessandra amiamo alla follia tutto quello che si può trovare in una cartoleria: penne, matite, colori, gomme, fogli, quaderni... e quindi a casa nostra non manca il materiale. Come non manca in ogni stanza un portacolori e fogli bianchi. Anche sulla mia scrivania Rosa Maria dispone di uno spazio suo. C'è una scatoletta con penne e colori e fogli della stampante a gogò. Conservo gelosamente i suoi primi disegni: cerchi di diversi colori e... pesci. Sì, proprio così: pesci. Non so perché ma si è innamorata di questa figura e già intorno all'anno e mezzo riproduceva il pesce in modo stilizzato. Tanti "pessi" (così li chiama ancora oggi) colorati che popolano i fogli bianchi. E poi tanti cerchi che realizza con molta attenzione. Qui di seguito i due esempi:
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Tre pesci rossi di Rosa Maria (1 anno e 8 mesi) |
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Cerchi a corredo del grande "acquario" realizzato da Rosa Maria (1 anno e 8 mesi) |
Oggi, due anni appena compiuti, Rosa Maria disegna sul foglio volti di persone. O
meglio tanti cerchi che va definendo di volta in volta a voce alta: quello grande
fazza (faccia), quelli due più piccoli in alto sono gli occhi, e così via naso, bocca e
orecchie. Rosa Maria riesce a stare molto tempo impegnata nel disegno. E quando qualcosa delle sue creazioni non le va a genio, scarabbocchia tutto velocemente e butta via foglio e colori.
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Volto accennato in un foglio lasciato sulla mia scrivania (2 anni) |
Ho cercato su Internet se c'erano studi sulla grafia dei bimbi. Interpretazioni generiche sui loro disegni. E di materiale ce n'è davvero tanto. Su Tuttomamma ad esempio ho trovato le varie fasi evolutive dell'infanzia e i tipi di segni grafici che il bimbo scopre nel corso dei primi anni di vita. Un'analisi più attenta viene fatta comunque quando il bambino inizia a rappresentare la realtà che lo circonda: da lì si può cominciare a conoscere anche lo stato d’animo e l'interiorità del bimbo.
Su Psicoanalisi.it, ad esempio, ho letto che a 16 mesi il bambino scarabocchia con decisione facendo segni avanti ed indietro, a 20 mesi compare lo scarabocchio circolare, infine, a 24 mesi, il bambino traccia brevi linee verticali ed orizzontali su imitazione. "Siamo ancora - si legge nel sito - nel campo dell’intelligenza senso motoria, il disegno è la traccia di un movimento, la crescente abilità di tracciare e riprodurre linee e cerchi è data dalla crescente capacità del piccolo di coordinare il movimento e dal piacere di saper limitare il gesto per riprodurre così il segno fatto dall’altro".
Altri approfondimenti ho trovato invece su Vivalamamma che chiama in causa una grafologa, Candida Livatino, secondo cui "il bambino che, nel fare uno scarabocchio, fa un movimento curvo con la mano, formando un cerchio, manifesta la sua grande voglia di comunicare. E’ espansivo, estroverso e sempre allegro. Molto sicuro di sé, aperto anche con le persone sconosciute. Ha una gran voglia di scoprire il mondo". Altra cosa invece segni grafici che riproducono angoli. Sempre secondo la grafologa potrebbe rivelare uno stato di tensione del bimbo, un'assenza di serenità.
Altri approfondimenti ho trovato invece su Vivalamamma che chiama in causa una grafologa, Candida Livatino, secondo cui "il bambino che, nel fare uno scarabocchio, fa un movimento curvo con la mano, formando un cerchio, manifesta la sua grande voglia di comunicare. E’ espansivo, estroverso e sempre allegro. Molto sicuro di sé, aperto anche con le persone sconosciute. Ha una gran voglia di scoprire il mondo". Altra cosa invece segni grafici che riproducono angoli. Sempre secondo la grafologa potrebbe rivelare uno stato di tensione del bimbo, un'assenza di serenità.
Ovviamente su queste interpretazioni occorre essere sempre molto cauti. Ci sono diversi fattori che possono concorrere alla realizzazione di determinati disegni. E basta stare accanto ai nostri piccoli per comprendere che molte cose le assimilano da noi, dalle nostre attività e dal nostro modo di muoverci anche nell'ambiente domestico.
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