Oggi mi riesce assai difficile fare una - seppur ingenua - previsione di cosa accadrà nei prossimi anni.
Quando ero piccolo davanti c'era il futuro.
C'erano i sogni e le possibilità.
Oggi si vive "ora e qui", senza prospettive a lungo termine.
In uno stato di continua dormiveglia, tra insonnie e timori.
Il mio antidoto a questo anestetizzante stato d'animo? Dare una continuità all'esserci.
Alle mie figlie cerco di lasciare in eredità la possibilità di sentirsi figli delle stelle.
Di guardare al futuro con gli occhi pieni di speranza, con l'ottimismo del pensiero e della volontà.
E di imparare a trovare l'alba dentro l'imbrunire.

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